Lidl-Trek, Tao Geoghegan Hart guarda al Tour de France e punta a “tornare al livello dello scorso maggio”
Tao Geoghegan Hart vuole tornare al suo miglior livello nel 2024. Caduto nel corso dell’undicesima tappa dell’ultimo Giro d’Italia e ritiratosi per una frattura all’anca, il 28enne britannico è alle prese con il recupero dal brutto infortunio dello scorso maggio e solo recentemente è tornato ad allenarsi su strada in vista della nuova stagione, che per lui coinciderà con una nuova avventura. Il vincitore dell’edizione 2020 della Corsa Rosa lascerà infatti la Ineos Grenadiers dopo sette anni per andare a vestire i colori della Lidl-Trek, alla quale si è legato per le prossime tre annate con l’obiettivo di correre le grandi gare da capitano.
“Sembrava il momento di provarci – ha dichiarato Geoghegan Hart a The Times riguardo al suo trasferimento – Sono stato abbastanza aperto con la Ineos e penso che abbiano capito. Il ciclismo sta diventando sempre più competitivo ogni anno. Vuoi partecipare alle grandi gare e avere una possibilità. Non penso che mi pentirei mai di non aver fatto qualcosa dal punto di vista dei risultati, ma penso che non provarci sia ciò di cui potrei pentirmi”.
Con la nuova squadra, il classe 1995 punta a partecipare al prossimo Tour de France, gara che ha corso una sola volta in carriera, nel 2021: “C’è una forte spinta verso il Tour. È eccitante, è una grande motivazione”. Lo scalatore britannico, che alla Grande Boucle di due anni fa non riuscì a fare classifica a causa di una caduta nella prima tappa, vuole provare a lottare per un risultato importante, anche perché gli anni passano e, nel ciclismo attuale, non sono molte le occasioni: “Sono un professionista da dieci anni e sono volati via. E sicuramente non ho altri dieci anni davanti a me. L’importante è tornare al livello di maggio e fare il massimo con quello che posso“.
Proprio ripesando all’ultimo Giro, che fu costretto ad abbandonare quando si trovava al terzo posto a soli 5” dalla Maglia Rosa (vestita in quel momento dal compagno di squadra Geraint Thomas), il 28enne sente di avere qualche rimpianto per non essere riuscito a dare tutto quello che aveva: “Sembrava che la gara non fosse davvero iniziata e che mi stessi trattenendo. Era quello di cui si parlava da gennaio: l’unica cosa che contava erano le ultime tre tappe e che lì si potesse ribaltare [il Giro], cosa che è successa. Questo è probabilmente l’unico rimpianto che ho. Semplicemente, non mi sentivo come se avessi davvero mostrato cosa avevo nel serbatoio“.
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